Università Cattolica del Sacro Cuore

Dottorandi

(Fra parentesi, l’anno di conseguimento del titolo di Dottore di ricerca)

Dal XXII al XXV ciclo

XXVIII ciclo (in corso)

  • Elena Alberio (2016) - Nata a Tradate (VA) nel 1987. Ha conseguito la laurea triennale in Lettere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la tesi I Disegni di Michelangelo per la Cacciata dei mercanti dal Tempio, e ha proseguito in questo ambito di studi anche per laurea magistrale in Storia dell'Arte e Archeologia, ottenuta con una tesi su altri disegni michelangioleschi sul tema della Resurrezione. Nel corso dei suoi studi, ha potuto collaborare al progetto, all’allestimento e al catalogo della mostra L’ultimo Michelangelo. Disegni e Rime attorno alla Pietà Rondanini (Milano, Castello Sforzesco, 24 marzo-19 giugno 2011), curata dal prof. Alessandro Rovetta, e ha svolto uno stage presso i Musei Vaticani.La sua ricerca di dottorato si interessa delle committenze artistiche di papa Paolo III, considerando in particolar modo il rapporto con Michelangelo.
    Pubblicazioni:
    - Scheda n. 2.12, in A. Rovetta (a cura di), L’ultimo Michelangelo. Disegni e rime intorno alla Pietà Rondanini, Catalogo della mostra (Milano, Castello Sforzesco, 24 marzo-19 giugno 2011), Milano, Silvana Editoriale, 2011, pp. 146-147.
  • Maria Rita Ruggeri - Nata il 20 novembre 1987. Ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne nell’A.A. 2008/2009 e successivamente quella magistrale in Filologia Moderna nell’A.A. 2011/2012, con tesi in Storia della lingua italiana dal titolo: Le parenti scrivono a Federico Borromeo: trascrizione e analisi linguistica di cinquantadue lettere (1587-1590). Dopo aver approfondito, durante gli anni universitari, gli aspetti legati all’uso della lingua in Italia tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento (con particolare attenzione per i processi di unificazione linguistica e di italianizzazione riscontrabili in area settentrionale e specialmente lombarda), sviluppa ora un progetto di ricerca avente per oggetto i carteggi di Federico Borromeo, osservati quali fonti privilegiate per lo studio della storia, della cultura e della lingua tra XVI e XVII secolo.
  • Lucia Tantalo
  • Stefania Triachini - Laureata nel 2008 in Civiltà letterarie e storia delle civiltà presso l’Università degli Studi di Parma, con una tesi dal titolo Velleità innografiche: dagli Inni sacri di Manzoni all’Arimane di Leopardi si è in seguito iscritta all’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito la laurea magistrale in Lettere moderne (25 marzo 2011). Oggetto di studio della tesi Tradizione gesuitica e americanismo: Giuseppe Mattia De Torres e la famiglia Leopardi sono stati, l’ex gesuita messicano De Torres (1746-1821) e i suoi rapporti con due generazioni dell’illustre famiglia recanatese, quella di Monaldo e quella di Giacomo. Il suo è principalmente rivolto alle relazioni culturali che alcuni membri spagnoli della Compagnia di Gesù, esuli nella nostra penisola, intrattennero con il patriziato italiano nella seconda metà del Settecento e nei primi decenni dell’Ottocento

XXVII CICLO - in corso

  • Brunella Baita (2016) - Nata il 19 febbraio 1984. Ho conseguito nell’ottobre del 2007, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la laurea triennale in Lettere moderne con una tesi in Storia della lingua italiana dedicata agli aspetti linguistici e stilistici della Pelle di Curzio Malaparte. Guidata dal professor Michele Colombo, ho elaborato anche la tesi di laurea specialistica in Filologia moderna (La lingua della prosa narrativa di Cletto Arrighi). Lavoro ora ad un progetto di ricerca volto allo studio del colore locale nella narrativa regionale italiana del secondo Ottocento sotto la supervisione del professor Ermanno Paccagnini. Collaboro alla rivista “Otto/Novecento” in qualità di redattrice esterna.
    Pubblicazioni
    - Laurence Fontaine, Colporteurs di libri nell’Europa del XVIII secolo, traduzione di Brunella Baita e Susanna Cattaneo, Milano, CUSL, 2010 (Minima Bibliographica, 3). 
    - Giovanni Magistri, Descrittione dell’apparato fatto dal borgo di Castano Diocese di Milano, per ricevere le Sante Reliquie nuovamente avute da Roma, e da Colonia, a cura di Ermanno Paccagnini e Brunella Baita, Milano, La Vita Felice, 2009 (introduzione e note esplicative di Ermanno Paccagnini; trascrizione, biografia di Magistri e nota al testo di Brunella Baita).
  • Gianni Borgo (2015) - Si è laureato in Filosofia presso l'Università Cattolica di Milano con una tesi su “La libertà, il male, l’esperienza religiosa nel pensiero di Luigi Pareyson” (1995). Successivamente, ottenuta l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola secondaria, è stato docente di Filosofia e Storia a Milano. Nell’attività di ricerca ha approfondito il nesso tra cristianesimo e libertà e successivamente si è soffermato sulla tradizione cattolico liberale, in particolare sull’opera di Antonio Rosmini e Luigi Sturzo. La tesi di dottorato è dedicata alla ricostruzione delle fasi principali dell’attività culturale e politica di Luigi Sturzo nel periodo di permanenza negli Stati Uniti (1940-1946).
    Pubblicazioni
    - Pareyson tra filosofia e teologia, in “Segni e Comprensione”, 1998, gennaio-agosto, pp. 17-32
    - Cristianesimo e cultura della libertà in Pareyson, in “Segni e comprensione”, 2005, settembre-dicembre, pp. 57-73.
    - Politica e cultura in Luigi Sturzo, in “Storia e Politica”, II (2010), 1, pp. 174-223.
  • Michele Ricetti (2015) - Nato a Tirano (Sondrio) il 30 gennaio 1981. Dopo aver frequentato il biennio filosofico-teologico e il I anno del triennio teologico presso il Seminario Vescovile di Como (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), ha conseguito la laurea in Scienze dell’educazione nel 2008, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore con la tesi dal titolo La discriminazione dei lavoratori haitiani in Repubblica Dominicana: tra etnocentrismo e razzismo. Il tema sviluppato nasce dopo aver svolto l’attività di tirocinio presso l’Associazione “Oné Respè” con sede a Santiago in Repubblica Dominicana. Ha poi proseguito gli studi nel medesimo Ateneo, conseguendo la laurea in Progettazione pedagogica e interventi socio-educativi discutendo nel 2010 la tesi L’Europa di Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi (1894-1972).
    Il progetto di ricerca sulla Cittadinanza paneuropea si propone di analizzare in maniera approfondita, data anche la particolare situazione odierna, il tema della cittadinanza nel contesto europeo dalla seconda metà del XVIII secolo. Particolare attenzione sarà posta alle tesi paneuropee affrontate da Coudehnove-Kalergi agli inizi del Novecento.
  • Stefania Triachini - Laureata nel 2008 in Civiltà letterarie e storia delle civiltà presso l’Università degli Studi di Parma, con una tesi dal titolo Velleità innografiche: dagli Inni sacri di Manzoni all’Arimane di Leopardi si è in seguito iscritta all’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito la laurea magistrale in Lettere moderne (25 marzo 2011). Oggetto di studio della tesi Tradizione gesuitica e americanismo: Giuseppe Mattia De Torres e la famiglia Leopardi sono stati, l’ex gesuita messicano De Torres (1746-1821) e i suoi rapporti con due generazioni dell’illustre famiglia recanatese, quella di Monaldo e quella di Giacomo. Il suo è principalmente rivolto alle relazioni culturali che alcuni membri spagnoli della Compagnia di Gesù, esuli nella nostra penisola, intrattennero con il patriziato italiano nella seconda metà del Settecento e nei primi decenni dell’Ottocento.

XXVI CICLO - in corso

  • Gabriele Antonini (2015) - Nato a Iseo (Brescia) il 20 ottobre 1985. Ho conseguito la laurea triennale in Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Brescia) il 18 dicembre 2007 con una tesi in Storia contemporanea dal titolo Il genocidio in Rwanda e le sue implicazioni internazionali. Mi sono laureato in Filologia moderna, presso il medesimo ateneo, il 2 ottobre 2009, con una tesi in Storia della critica e della storiografia letteraria dal titolo “Ma la psicoanalisi non mi abbandonò più”. La scienza freudiana e La coscienza di Zeno. In questo lavoro, elaborato sotto la guida del professor Marco Corradini, ho cercato di delineare il profilo della critica sveviana di orientamento psicoanalitico nel periodo di maggior fortuna di questo metodo (all’incirca fra il 1970 e il 1990) applicato all’autore triestino Italo Svevo.
    Nel novembre del 2010 sono stato nominato cultore della materia presso l’Istituto di Filologia e Storia dell’Università Cattolica di Brescia.
    Il mio progetto di ricerca si propone di indagare una parte dell’opera di Italo Svevo che viene considerata minore: il teatro. Oltre ad un’analisi testuale delle tredici commedie sveviane si cercherà di capire quale importanza si deve attribuire a tale porzione della produzione letteraria dell’autore triestino, noto al grande pubblico quasi esclusivamente per la sua attività di romanziere.
  • Marta Busani (2015)
  • Elena Gatti (2015) - Ho conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Bologna nel 1993.
    Nel 1995 ho frequentato il corso annuale di specializzazione post-laurea in Informatica per le Scienze Umane. Gestione di Archivi e Biblioteche, presso il Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna. Dal 1996 al 2002 ho lavorato al progetto Folia della Soprintendenza ai Beni Librari dell’Emilia Romagna per la catalogazione e la tutela degli incunaboli e cinquecentine presenti in regione, compresi quelli del Seminario Arcivescovile di Bologna.  Dal 2005 al 2007 ho lavorato alla biblioteca “L. Heilmann” dell’Università degli Studi di Bologna di cui, nel 2006, sono diventata responsabile. Tutt’ora sono dipendente a tempo indeterminato dell’Università di Bologna.
    Nel 2006, ho iniziato a collaborare con l’ARUB (Archivio Rinascimentale Umanistico Bolognese) presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, gestito dal dott. Leonardo Quaquarelli e dalla prof.ssa Luisa Avellini sua fondatrice, sotto la guida dei quali ho intrapreso un lavoro di ricerca sulle edizioni e sui caratteri tipografici di un importante stampatore bolognese del XV secolo (Francesco de’ Benedetti).
    Nel 2010 ho conseguito il Dottorato di ricerca in Storia e Informatica (Università di Bologna, Dipartimento di Discipline storiche) sotto la guida del dott. Leonardo Quaquarelli. Obiettivo della mia ricerca è stata la delineazione della biografia tecnico-intellettuale del de’ Benedetti attraverso la compilazione dei suoi annali tipografici e la ricostruzione digitale delle casse dei caratteri utilizzati nei suoi anni di attività.
    Nel 2009, con una borsa di studio che promuove la formazione all’estero dei giovani ricercatori dell’Università di Bologna, ho trascorso un semestre all’Università di Oxford UK (tutor Ian MacLean, Senior Fellow di All Souls College). Nel 2011 ho conseguito il Diploma di Archivistica Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Bologna.
    I miei interessi sono rivolti alla storia del libro fra Quattrocento e Cinquecento, soprattutto in ambito bolognese ma non solo, e alla tipografia di antico regime. Il mio attuale progetto di ricerca mira a mettere a confronto due officine tipografiche bolognesi fra ’400 e primo ’500, con un taglio orientato soprattutto alla storia sociale dell’editoria, agli aspetti economici e ai circuiti intellettuali che gravitavano attorno agli editori-stampatori.
    Pubblicazioni
    - «Uno studio non solo arido, ed infecondo, ma frivolo, e presso che niente alle lettere proficuo»: riflessioni sugli annali tipografici, in “Schede Umanistiche”, (2006), 1, pp. 99-110.
    - Riflessioni su alcuni registri tipografici in età incunabolistica, in “La Bibliofilia”, (2009), 2, pp. 147-160.
    - Un giardino per le arti: «Francesco Marcolino da Forlì» la vita, l'opera, il catalogo. Atti del Convegno internazionale di studi. Forlì, 11-13 ottobre 2007, a cura di P. Procaccioli, P. Temeroli, V. Tesei, Bologna, Compositori, 2009, in “Schede Umanistiche”, (2010), 1, pp. 290-295.
  • Francesco Parnisari (2014) - Nato ad Angera (Varese) il 9 febbraio 1985. Nel 2008 ha conseguito la laurea triennale in Scienze storiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi dal titolo La pieve di Leggiuno fra Sei e Settecento. Istituzioni ecclesiastiche e società in una realtà rurale lombarda. Ha poi proseguito i suoi studi nello stesso ateneo, discutendo nel 2010 la tesi di laurea magistrale Il clero verbanese e la ricezione delle disposizioni tridentine nella seconda metà del Cinquecento. Relatore, in entrambi i casi, è stato il prof. Emanuele Pagano. Su proposta dello stesso docente, dal 2011 è cultore della materia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia per l’insegnamento di Storia moderna. Nell’ottobre 2010 è stato ammesso al Dottorato di Ricerca in Storia e Letteratura dell’età moderna, tutor il prof. Danilo Zardin. Il suo progetto, riguardante l’emigrazione nell’area fra Lago Maggiore e Alto Varesotto durante l’età moderna, si propone di mettere in luce, attraverso indagini condotte su documenti in gran parte inediti, aspetti sociali e culturali legati al fenomeno migratorio, con particolare riferimento agli spostamenti verso gli antichi stati italiani ed europei.
    Pubblicazioni
    - Leggiuno e i suoi abitanti. Un’indagine storico-demografica (secoli XVII-XVIII), “Verbanus”, 29 (2008), pp. 249-274.
    - Giovanni Francesco Carnago curato di Laveno al tempo di s. Carlo (1570-1584), in “Verbanus”, 31 (2010), pp. 187-215.
    - Biblioteche e cultura del clero nelle pievi verbanesi del secondo Cinquecento. Angera, Brebbia-Besozzo e Leggiuno, "Archivio Storico lombardo", 137 (2011), pp. 103-162.